Sunday, September 19, 2010

continuamente

continuamente, ma cosa sanno loro che noi non conosciamo? Lo stanno dicendo in modo da darci gucci shoes sufficiente speranza per completare le attività che stiamo svolgendo? Oppure prevedono una fine per le malvagità che stiamo combattendo giorno dopo giorno? Con 11,5 milioni di utente, World of Warcraft rimarrà davanti ai nostri occhi ancora per molto tempo, ed anche se 8,5 milioni di questi dovessero lasciarlo per dedicarsi ad altro (ci sono valide alternative?) anche "solamente" 3 milioni di utenti potrebbero essere sufficiente per convincere Blizzard a continuare la produzione di contenuti. Ma se vogliamo immaginare come potrebbe finire il mondo di WoW, rispetto al passato ora abbiamo molte più possibilità di fare speculazioni su come il mondo potrebbe terminare; perchè lo sappiamo, tutte le storie finiscono, ma come vorremi che finisse questa? Qualcuno vorrebbe la chiusura di tutte le istanze con l'uccisione di qualche boss importante nel contesto della storia di Warcraft, qualche modifica al mondo e feste che celebrano la disfatta delle Burning Legion. Oppure potremmo immaginare a qualcosa di oscuro a conclusione di tutti i nostri sforzi. Pensate ad esempio se diventassi tutti così nike shoes forti da raggiungere la potenza dei titani e provocare una cataclisma così epico da cancellare tutta la vita su Azeroth come la conosciamo. Boom! Game Over! Holy Dueg suggerisce il fatto che la fine di Azeroth potrebbe arrivare con l'uccisione dela maggior parte degli Antichi. Ma forse Blizzard farà coincidere la fine di World of Wacraft con un enorme evento mondiale e Azerot volerà da qualche parte terminando tutte le nostre avventure. Storicamente i giochi procedono normalmente fino alla loro fine, se i giocatori sono fortunati, gli sviluppatori offriranno qualche grazioso spettacolo di luci colorate, ma chissà. I giocatori di Tabula Rasa ad esempio, sono in grado di partecipare alla fine delle loro storie. Speriamo che la fine di World of Wacraft sia molto più spettacolare.

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